Come depurare il fegato, specie dopo le feste!

 Categoria Healthy Tips

Il fegato è il nostro instancabile lavoratore che giornalmente fa da barriera a tutte le sostanze che introduciamo nel nostro corpo: alimenti, farmaci, inquinanti ambientali, solo per citarne alcuni.

Qualunque sostanza passa innanzitutto dal fegato, dove subisce un primo trattamento, prima di entrare nel circolo sanguigno.

Come se non bastasse rimuove continuamente le sostanze tossiche dal sangue.

Il fegato non si lamenta dell’eccessivo lavoro e quando comincia a dare sintomi di malessere solitamente la situazione è già compromessa.

La sua capacità depurativa può saturarsi se le tossine da eliminare sono eccessive: queste tornano nel circolo sanguigno dove possono arrecare danni.

L’eccesso di alimentazione è uno dei motivi del suo sovraccarico.

Oltre ai soliti consigli di moderare il consumo di alcol, fritture e grassi saturi, così come di alimenti affumicati o grigliati, cosa si può farlo per depurarlo?

Solitamente ai cambi di stagione o dopo un periodo di assunzione prolungata di un determinato farmaco o di una terapia ormonale, è consigliabile depurare il fegato, per stimolarne la funzionalità, migliorare l’assorbimento dei nutrienti e potenziare le difese immunitarie.

Tra gli alimenti più indicati per la depurazione troviamo la spremuta di limone, ricca di vitamina C, anche se può causare qualche problema a chi soffre di gastrite.

La pratica di bere un bicchiere di acqua tiepida e limone al mattino è per la Medicina Ayurvedica, paragonabile ad una doccia interna per il nostro organismo, utile per depurare il fegato e favorire l’eliminazione delle scorie.

Ma è sufficiente?

Assolutamente no! Infatti in farmacia sono tantissimi i prodotti specifici, più o meno efficaci.

Questi gli ingredienti che non devono mai mancare nelle formulazioni.

Innanzitutto il carciofo, per il suo contenuto in cinarina, polifenolo derivato dell’acido caffeico, che favorisce lo svuotamento della colecisti e stimola il deflusso della bile nel duodeno.

E il cardo mariano, contenente silimarina, un complesso di bioflavonoidi che stimolano la sintesi e il flusso biliare.

Inoltre l’estratto di foglie di tè verde, per il potere antiossidante, grazie a polifenoli e catechine in esso contenuti.

E non può mancare il glutatione, forse il più potente ed importante fra gli antiossidanti che il nostro organismo produce: esso disattiva i radicali liberi, disintossicando fegato e sangue da metalli tossici.

Molto interessanti inoltre le formulazioni con acido alfa-lipoico e/o curcuma, ad attività antinfiammatoria e antiossidante.

Sempre ai cambi di stagione o dopo un periodo di terapie continuative sarebbe inoltre opportuno uno specifico protocollo di pulizia intestinale con probiotici specifici.

Il motivo? Ristabilire uno stato di eubiosi, cioè di equilibrio tra i batteri benefici e i batteri dannosi.

Ne gioverà l’ intestino, indirettamente il fegato, e la salute in generale.

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